La chiesa del Gesù nota anche come Casa Professa, è una delle più importanti chiese barocche di Palermo e dell'intera Sicilia. L'aggregato monumentale della Compagnia di Gesù è ubicato nel centro storico di Palermo nel mandamento di Palazzo Reale o Albergaria, con pertinenze e dipendenze ingloba numerosi altri edifici di culto.
Dopo quasi due anni di restauro conservativo, il 24 febbraio 2009, la chiesa è stata inaugurata con una messa solenne presieduta dall'arcivescovo di Palermo mons. Paolo Romeo e partecipata da numerosi gesuiti e autorità civili e militari.
La facciata rivolta a settentrione, nella parte centrale è caratterizzata da un doppio ordine di lesene binate sovrapposte di colore scuro che esaltano il senso di profondità creato dal rilievo prospettico. Semplici lesene delimitano nel primo ordine gli ingressi minori sormontati da nicchie. I due ordini sono raccordati da volute con riccioli verso il basso. Chiude il frontone costituito da timpano ad archi spezzati sovrapposti e fregio centrale con cristogramma retto da volute in rilievo.
Il portale principale è costituito da colonne con capitelli corinzi sormontati da timpano spezzato ad archi sovrapposti, nella nicchia intermedia è collocata l'espressiva Madonna della Grotta.
Il complesso prospettico è arricchito da statue raffiguranti santi della Compagnia di Gesù. Sul lato destro San Francesco Saverio collocato sul portale, San Francesco Regis sul vertice, San Giacomo Kisai in secondo piano e San Giovanni Soan di Gotò sul cornicione laterale. Le statue delle nicchie sul lato sinistro raffigurano Sant'Ignazio di Loyola collocato sul portale, San Francesco Borgia sul vertice, San Paolo Miki in secondo piano e San Francesco de Geronimo sul cornicione laterale.
Nella controfacciata fiancheggiano il portale due altorilievi o teatrini di Gioacchino Vitagliano coadiuvato dal discepolo Ignazio Marabitti raffiguranti Gesù e la Samaritana e Gesù ridà la vista al cieco. Nel vestibolo sono collocate le statue di Giaele, Giuditta e Oloferne, Rebecca, Giacobbe e Esaù, Ruth.
L'inusuale timpano spezzato (sezione tronco sferica intersecata da archi ortogonali) del portale d'ingresso che immette alla navata principale è arricchito con pregevoli opere di Ignazio Marabitti: il Cristo fanciullo e Putti su nimbi posti sotto la piccola volta, le sime arricchite da angeli con ali spiegate, l'intero manufatto sormontato da monumentale cartiglio e stemma con cristogramma IHS, in alto la finestra con vetrata dedicata a Maria diametralmente opposta a quella di Gesù posta nell'abside.