Il Foro Italico, o passeggiata della Marina, (denominato fino al 1861 Foro Borbonico) è una grande area verde che forma uno dei lungomare di Palermo. Si estende dalla Cala a villa Giulia, nel quartiere Kalsa.
All’indomani dell’occupazione alleata della città di Palermo (1943), durante la seconda guerra mondiale, al fine di sgombrare le vie del centro dai crolli causati dai violenti bombardamenti della primavera estate dello stesso anno, l’amministrazione decise di ricolmare con i resti dei crolli e delle demolizioni il tratto di mare prospiciente la passeggiata della marina che nel ventennio fascista aveva assunto la denominazione di foro italico.
Il giardino, interamente pedonale, occupa circa 40.000 m² a manto erboso, con piante mediterranee di vario genere, viali alberati, panchine, sculture in ceramica, un percorso ciclabile, l’illuminazione notturna e un’ampia passeggiata panoramica lungo la costa.
Durante la dominazione dei Borbone, la zona assunse il nome di Foro Borbonico fino a che nel 1848, nel pieno dei moti antiborbonici, il Parlamento siciliano non ne decise il cambiamento in Foro Italico.
Il 29 luglio 1900 il re Umberto I fu assassinato, causando un’onda di emozione che portò all’assunzione dell’attuale denominazione, anche se ancora oggi dalla maggior parte dei palermitani, è ancora conosciuto e chiamato Foro Italico.
Una parte dell’area verde è intitolata allo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa.