Lo sviluppo del viale della Libertà inizia nel settecento, anche se in realtà da principio la nobiltà palermitana era molto restia ad allontanarsi dal centro intra moenia, la zona era considerata aperta campagna destinata ad agrumeto. La prima vera spinta verso Nord per lo sviluppo della strada avvenne alla fine dell'Ottocento grazie all'Esposizione Nazionale la cui sede provvisoria venne posta proprio all'inizio del viale. Al termine della mostra la struttura espositiva venne abbattuta e la zona iniziò ad essere lottizzata con villette realizzate dai migliori architetti dell'epoca. Tra queste le ville Genuardi, Raineri, Salandra e Scandurra di Giovan Battista e Francesco Paolo Palazzotto, e la villa Deliella di Ernesto Basile, tutte distrutte e, ancora esistenti, una palazzina abitata dai Florio, la palazzina Alliata Cardillo, la palazzina Fatta della Fratta, e altre. Attualmente è una delle vie cittadine più prestigiose. Sull'asse insiste la villa Zito, sede della pinacoteca della Fondazione Sicilia.